Guida all’investimento in borsa sul trading di materie prime
Investire sulle materie prime, soprattutto in un periodo molto instabile a livello politico come il nostro è considerato molto rischioso, tuttavia se puoi contare su un capitale iniziale abbastanza cospicuo potrebbe rivelarsi un’operazione molto interessante e darti un profitto considerevole anche a breve termine.
Ovviamente, se è la prima volta che ti approcci a questo mondo così affascinante ma che allo stesso tempo richiede una buona dose di attenzione, il nostro suggerimento è quello di farti aiutare da un broker esperto che ti possa dare consigli utili in ogni momento e impedirti anche di fare mosse azzardate che possano portare ad avere delle perdite consistenti. Ma in generale, come si inizia ad investire sulle materie prime?
In questa miniguida cercheremo di fare un po’ di chiarezza ma se desideri approfondire l’argomento sul portale Investireinborsa.org potrai trovare altre informazioni utili su questo tipo di trading e anche alcune strategie vincenti che ti permetteranno di ottenere il massimo dal tuo investimento.
Investire sulle materie prime: perché oggi conviene di più rispetto al passato?
Come abbiamo già rivelato in precedenza, l’investimento sulle materie prime oggi è molto rischioso a causa dell’instabilità politica, della guerra e degli attentati terroristici che stanno un po’ sconvolgendo il mondo.
Tuttavia, se ti ritieni un trader molto esperto e coraggioso, e puoi anche contare su dei risparmi consistenti, devi sapere che le materie prime nel nuovo millennio hanno avuto anche una crescita vertiginosa, che ha fatto diventare ricche molte persone che ci avevano investito anni prima.
Cos’è successo e perché si è verificata questa straordinaria performance?
Sarebbe impossibile elencare tutte le cause, ma possiamo dire che la stessa è stata provocata da tre fattori che si sono rivelati fondamentali.
Il primo è che in tutto il mondo c’è stato un periodo prolungato di forte crescita globale che se da una parte ha indebolito i mercati che fino a qualche anno fa erano considerati i più forti a livello economico, dall’altra ha portato ad una svolta inaspettata dei mercati emergenti. Questi mercati, che fino a qualche anno fa erano considerati instabili e più deboli, nonostante l’offerta limitata hanno iniziato a chiedere con più insistenza beni e servizi, soprattutto di carburante e di minerali. L’aumento della domanda ha portato ad una crescita esponenziale, un fatto che si è arrestato in parte nel 2009 quando il mondo è stato colpito da una nuova crisi economica, ma che ancora oggi è presente anche se in misura minore.
In quali settori conviene investire al giorno d’oggi?
Dipende. Molte persone, vista la situazione che abbiamo a livello globale, preferiscono investire nell’oro che è considerato uno dei punti fermi dell’economia, ma di recente alcuni traders hanno cominciato a guardare con sempre maggiore interesse il settore minerario ed energetico.
Per quanto riguarda il primo, il motivo è che l’Asia e l’Africa, dopo un periodo di rallentamento, hanno ricominciato a crescere in modo vertiginoso a causa della maggiore stabilità politica e della ripresa degli investimenti nei minerali.
Vediamo invece perché oggi, secondo alcuni broker professionisti, è molto conveniente investire anche nel settore energetico: anche se i giornali non ne parlano, negli Stati Uniti si sta verificando un cambiamento a dir poco epocale e che tra qualche anno potrebbe avere conseguenze di rilievo sull’Europa e su tutto il mondo. Gli USA infatti, già nel 2020, potrebbero raggiungere la completa autosufficienza energetica a causa della crescita della produzione dello shale gas, ovvero il gas naturale.
Ciò porterà ad una perdita di competività da parte delle risorse energetiche esportate dalla Cina e dall’Europa, visto che questo gas, oltre ad essere meno inquinante rispetto al carbone, ha anche un costo più basso. Questa rivoluzione energetica, come è già stata soprannominata, secondo i brokers non è da trascurare perché come la ripresa del settore minerario, in futuro potrebbe influenzare in modo importante il prezzo delle commodities e anche l’offerta.
Come creare il proprio wallet
Arrivati a questo punto, come di certo avrai capito, investire nelle materie prime può essere molto interessante ma anche rischioso a causa dei cambiamenti continui che avvengono a livello globale.
Quello che ti suggeriamo di fare, soprattutto se vuoi ridurre i rischi al minimo, è quello di diversificare il tuo portafoglio di investimenti. Cosa vuol dire? In poche parole non dovrai specializzarti su una materia prima, ma dovrai includere nel tuo wallet più fondi possibili, di cui uno stabile che funziona come un calderone e che ha pochi movimenti rilevanti, quando non addirittura nulli.
Certo, da una parte se vuoi diventare ricco e avere subito un guadagno interessante, questo fondo potrebbe rappresentare in un primo momento un peso non da poco, ma con il passare del tempo ti accorgerai che in realtà può proteggerti dal rischio di cambio e di perdere tutti i tuoi averi. Se vuoi iniziare ad investire sulle materie prime, la prima cosa che dovrai fare quindi è quella di includere nel tuo wallet un core, ovvero questa componente stabile. Si tratta in sostanza di un calderone, dove i brokers riversano le cifre messe a disposizione dai traders, che vengono poi impiegate per investimenti diversificati e considerati a rischio minimo. Se sei alla prima esperienza e non sai come muoverti in Borsa, questa possibilità la si può trovare anche tra i servizi che alcune banche mettono a disposizione degli investitori alle prime armi.
Tornando invece alla composizione del wallet, la seconda opzione che dovrai includere è la cosiddetta componente satellite: si tratta di una componente più di tattica e accessoria, che ti permette di investire nelle materie prime scelte da te e che, secondo il tuo parere, in quel momento possiedono la migliore valutazione. Tra le materie prime che si possono includere nel satellite troviamo, oltre al già citato gas naturale che sta interessando sempre di più i traders a causa della rivoluzione energetica che sta avendo luogo negli Stati Uniti, anche il palladio, il cacao e la farina.
Il palladio, pur non avendo lo stesso valore dell’oro, è sotto osservazione da diverso tempo perché in Sud Africa si stanno verificando una serie di scioperi che ne stanno condizionando la produzione, pertanto sono da prevedere dei rialzi di prezzo di questa commodity.. Lo stesso discorso vale per la farina e per il cacao: queste commodities, come anche il caffè, sono sottoposte ai capricci del tempo.
Anche se non sei sempre davanti al computer o non leggi spesso le previsioni meteorologiche, cerca di rimanere sempre aggiornato su quello che succede a livello mondiale, perché nel caso di tifoni o di altre catastrofi naturali nei paesi di produzione, possono verificarsi dei rialzi di prezzo da non sottovalutare.
Cos’altro bisogna tenere in considerazione prima di avventurarsi in questo tipo di trading?
Anche se è altamente improbabile che nei prossimi anni in Europa scoppi la terza guerra mondiale, gli investimenti sulle materie prime possono essere un’ancora di sicurezza nel caso di eventi catastrofici o di crisi politiche.
Un altro fattore di cui dovrai tenere conto è che le oscillazioni di prezzo possono essere provocate anche dalla scoperta di nuovi giacimenti, quindi cerca di tenerti sempre aggiornato su quello che avviene a livello economico.
Da ultimo, ma non per questo meno importante, ti sveliamo un trucco adoperato dai traders più esperti: alcune materie prime, come il petrolio, sono strettamente collegate agli assets, pertanto se si verifica un calo nella quotazione, possono esserci anche dei cali di valore. I traders tendono quindi ad includere una commodity nel wallet per tenere sott’occhio gli assets a cui questa materia prima è collegata. In questo modo riescono a fare delle valutazioni più accurate e a sapere in tempo reale se subiranno delle perdite oppure dei guadagni.