Broker finanziari: chi sono e cosa fanno
Il broker finanziario è un professionista che si è imposto negli ultimi anni nel mondo del lavoro italiano. Agisce per conto dei propri clienti e, per conto loro, compra e vende l’asset migliore. Quindi, la posizione del broker assicurativo è quella di un intermediario tra cliente e venditore attivo nel mercato finanziario. Di solito, il broker è una persone fisica, ma nulla vieti che sia anche una persona giuridica. Nel nostro articolo, andremo a conoscere meglio questa figura che, purtroppo, è ancora sconosciuta a molti abitanti del nostro paese. Infatti, come spesso accade, la figura del broke finanziario si è diffusa prima nel mondo delle borse statunitensi e in quello delle grandi realtà internazionali, per poi giungere in Italia in un secondo momento.
Cosa fa il broker finanziario?
Il mondo della finanza ha dato origine a diverse figure professionali, che, talvolta, vengono confuse tra loro. Questo è sicuramente il caso del consulente e del promotore finanziario. Pochi riescono a definire con chiarezza la differenza tra loro due. Se anche voi avete le idee confuse al riguarda, vi consigliamo di leggere il nostro articolo informativo: promotore finanziario e consulente finanziario a confronto.
Comunque, tornando al nostro discorso sul broker finanziario, vediamo cosa fa nello specifico. In primo luogo, il broker individua le necessità del cliente: che tipo di investimento vuole, quali rischi può correre e quali no, quanto guadagno si aspetta, di che tempistiche dispone. Questo è un compito molto complesso e solo la pratica e l’esperienza lo rendono semplice. Successivamente, il broker conosce il mercato finanziario in cui opera. Ciò significa che il professionista deve selezionare, tramite ricerche, quali sono i prodotti e i personaggi più affidabili e qualificati.
Svolte queste due azioni, inizia a comprare asset e a rivendere, seguendo la traccia delle informazioni che ha raccolto.
Come si diventa broker finanziario?
Dato che si tratta di una professione ancora poco nota nel panorama italiano e, in quanto tale, misteriosa, attrae molti. Comunque, non è possibile diventare un broker finanziario con la sola passione a portata di mano. Occorrono altre doti. Prime tra le quali l’intuito e la sensibilità. L’intuito è quello che permette ad un broker di distinguersi dagli altri. Per esempio, grazie all’intuito un broker potrebbe decidere di puntare gli sforzi su una realtà commerciale che, ad un primo sguardo sembra uguale a tante altre, ma che secondo lui ha delle potenzialità nettamente superiori. Se il suo intuito ha ragione, questo broker farà un gran successo e primeggerà sui colleghi.
Per quanto riguarda la sensibilità, invece, è fondamentale per comprendere le esigenze del cliente e la sua situazione. Se non si riescono a cogliere le sue paure e le sue rimostranze, ci si ritroverà con clienti insicuri e pronti a salutare definitivamente. Conoscere, al contrario, i pensieri del cliente aiuta a rassicurarlo e a renderlo un cliente fedele.
Per quanto riguarda la formazione universitaria, non c’è una facoltà per broker, ma è facile capire che le più indicate sono quelle che spiegano al meglio il mondo della finanza. Quindi, via libera ai corsi di economia e finanza. Per essere ufficialmente dei broker finanziari, occorre anche superare un esame di stato, che permette l’iscrizione all’albo. L’esame di svolge in parte in modalità scritta e in parte in modalità orale ed è volto all’accertamento delle conoscenze necessarie a fare i broker. Tuttavia, ci sono altri requisiti che vanno soddisfatti, che sono quello dell’onestà e dell’idoneità morale e tecnica allo svolgimento della professione.
Infine, ricordiamo che avvalersi di un broker finanziario è una scelta che deve porre il cliente in uno stato di sicurezza, pertanto il broker deve avvertire la sua responsabilità.